lunedì 2 novembre 2020

Segnalazione Romanzo - LA STELLA di Cleo Rozenfeld

 






Respiro Readers

vi segnaliamo l'uscita 

del romanzo dell'autrice italiana Cleo Rozenfeld.














TITOLO: La stella

AUTRICE: Cleo Rozenfeld

CASA EDITRICE: Youcanprint

SERIE: Saga del Sigillo della Luna #

GENERE:  Fantasy

PAGINE: 234

PREZZO CARTACEO: 16.90

DATA USCITA:  5 Maggio 2020







"Millenni fa, quando tutto è stato sconosciuto, quando si è narrato l'inuma ilu awilum - quando gli dei hanno creato gli uomini, si è cantato il pianto, l'ira e la vendetta del Leone Celeste." Inanna dea dell'amore e della guerra intraprende il viaggio per espiare la propria vendetta. Figlia della Luna e gemella del Sole, non crede più alla giustizia divina poiché è stata proprio quest'ultima a toglierle ciò amasse di più. Ma il suo viaggio nell'Oltretomba genera eventi disastrosi, fino a condizionare l'attuale ventunesimo secolo, cambiando la vita di Ambròse Rayven scampata dal manicomio di Canberra grazie a sua nonna Mary-Rose. La donna settantenne rivela il motivo della reclusione forzata della nipote essendo una kashshaptu - una strega. Dopo svariati traslochi Ambròse e Mary si trovano a Corio, una piccola cittadina base di due sette nemiche tra loro: la Congrega della Luna Piena e la Sacre Falce d'Argento, con lo scopo di rievocare lo spirito di Inanna, ma rivelando alla ragazza di non essere una semplice strega come le si vuol far credere.











Millenni fa, quando tutto è stato sconosciuto, quando si è narrato l’inuma ilu awilum – quando gli dei hanno creato gli uomini, si è cantato il pianto, l’ira e la vendetta del Leone Celeste.


Inanna giace addormentata, circondata dalla natura con il proprio amante ancora abbracciato a lei;

il sole albeggia, illuminandole il viso mulatto ed i capelli neri.

La Dea si alza ed ammira il proprio compagno ormai esamine “neanche lui è sopravvissuto” pensa.

“Azhaar, vieni” enuncia la fanciulla androgina con voce da colomba, mentre un piccolo esserino peloso sguscia dall’oscurità: una mangusta dal pelo corto e castano.


Da quando suo padre Sin ha provato a dominarla, per la divinità dell’amore è esploso il caos: il Dio della luna ha tentato di maritarla con qualche divinità celeste per ottenere una prole divina pari alla propria stirpe, ma al rifiuto della fanciulla, il suo stesso progenitore ha eseguito un maleficio:

“Con ogni uomo con cui giacerai, per quanto possa amarlo alla follia, perirà l’indomani mattina” .

Inanna non ha potuto credere ad una tale cosa, nonostante la propria ribellione, il Dio della luna non l’ha mai punita cosi duramente.

“Provaci…” risponde la figlia “…e renderò tutto il tuo popolo sterile e senza stirpe” dice guardando il padre iraconda “a cosa serve una divinità senza le proprie genti pronte a sacrificargli omaggi?”.

L’argenteo colpisce la Dea sul viso mentre una civetta bianca non distante da loro appollaiata su un trespolo vola via, spettatrice di tale scena .


Inanna devastata dopo aver digiunato per giorni mentre è rifugiata in una caverna, elargisce all’umanità delle notti senza la stella più luminosa del cielo: Lahamu – Venere.

“Ninshuba, mi starà cercando impazzita” pensa con noncuranza dedicando un piccolo pensiero alla sua ancella, rannicchiandosi intenta a sistemarsi i fermagli a forma di falce di luna tra i capelli lisci e corvini.

Ad un certo punto nella mente della Dea Argentea balena un’idea terrificante piena di odio e risentimento, ma allo stesso tempo capace di appagamento: “se ogni mio amante perirà al nostro giacere” riflette la giovane dal fisico androgino “allora estinguerò ogni adepto al sacerdozio di Sin”.


Da quel momento Inanna inizia a congiungersi con tutti coloro che abitano il Gipartu, il tempio dedicato ai culti di Sin e con tutti gli abitanti dell’Ebabbar, dimora dei sacerdoti dei culti solari.

La Dea dell’amore decide di punire anche il proprio gemello Utu.

Il fratello agli occhi della fanciulla è colpevole per essere stato indifferente al proprio dolore.

Ma la giovane donna lacerata dalla sofferenza causata dalla vendetta paterna, colpisce anche gli adepti che veneravano le divinità dello stesso Kur- Inferno.


Sin non riesce a controllare sua figlia: Inanna non è una divinità minore: è parte della Triade Divina.


La maledizione è in corso.

Il Dio non può far svanire il maleficio una volta lanciato.




Nessun commento:

Posta un commento

Segnalazione Romanzo - UN REGALO PER CAROL di Clizia J. Rivers

  Respiro Readers vi segnaliamo l'uscita del nuovo romanzo  dell'autrice  Clizia J. Rivers. TITOLO:  Un regalo per Carol AUTRICE:   ...