Alexandria è nel caos, divisa tra la fazione Avversante che avanza dal deserto e il governo in carica, che non riesce a contrastare l'influenza di una carismatica leader dell'opposizione.
Ethan Marks, assetato di vendetta, percorre un sentiero oscuro pur di fermare i suoi nemici, mentre Helen Wilcox si ritrova, suo malgrado, ad entrare nell'UNICA, la polizia governativa.
Riuscirà Alexandria a ritrovare la pace in questa lotta senza quartiere?
“Quindi, un piccolo consiglio: acquistate subito almeno il primo e il secondo volume perché fidatevi di me, non ve ne pentirete! (Se il secondo poi vale la pena, beh, questo ve lo farò sapere spero presto)”.
Con questa frase ho terminato la recensione del primo volume della trilogia di Maria Carla Mantovani e dopo aver letto “L’Alpha spezzato” (il secondo volume appunto), non posso che confermare. Anzi, vi dico subito: acquistate il primo, il secondo e il terzo volume già da subito!
In genere, per quanto riguarda i libri ma anche i film, sono sempre un po’ restia quando scopro che c'è una seconda parte, peggio se sussiste una terza o una quarta addirittura e questo per due motivi.
Primo = odio l'idea di dover interrompere una cosa che sto apprezzando, in attesa dell'uscita del seguito che: “Dio Santo chissà quando esce”!
Secondo = nella maggior parte dei casi, il seguito di un romanzo o di un film è quasi sempre una “ciofeca”. Non hanno mai quel brivido, la passione e l'energia che ti hanno travolto nella prima fase. La trama in genere non sussiste, non riesce a reggere il confronto con la parte precedente e diventa di una noia assurda, portandoti alla fine a credere che forse nemmeno la prima parte dunque era poi tanto interessante. Questo per quanto riguarda la seconda parte… potete immaginare se ne esistono altre!
Per questi motivi ero scettica quando ho avuto la possibilità di leggere “Codice Alpha”, il primo volume di questa trilogia. Non ero sicura di riuscire a leggere gli altri due:
“E se poi me ne pento?”
“Se il primo volume non mi piace, come posso leggerne altri due?”
“E se anche dovesse piacermi, ma poi il secondo rovina tutto?”
Ero davvero nel pallone perché consapevole di aver dato la mia parola non solo al blog, ma anche all'autrice stessa. Ma essendo io amante del genere thriller informatico mi son detta: “Ok dai, prova con il primo, male che va chiedi più tempo per leggere gli altri e cerchi di proseguire a ‘mozzichi e bocconi’”! Sono sincera, questo è ciò che mi ha spinto ad intraprendere questa “avventura”, visti i molteplici impegni che mi impediscono (purtroppo) di dedicarmi a tempo pieno alla lettura. Così, ho letto il primo e non sto qui a ripetervi quanto io l'abbia trovato fantastico (deduco lo sapete già – se invece non avete ancora letto la recensione di “Codice Alpha” allora correte, cosa diavolo state aspettando?). Dopo aver divorato il primo volume ho iniziato subito il secondo e a questo punto ve lo dico: quei due giorni che sono passati tra la fine di uno e l'inizio dell'altro, sono stati infernali!
Maria Carla Mantovani con “L’Alpha spezzato” è riuscita a farmi ricredere su entrambi i punti che fino ad ora mi hanno fermata dall'iniziare una trilogia. Con questo secondo volume la storia si fa ancora più interessante, nonché sconvolgente perché l’idea che mi ero fatta con il primo volume viene completamente stravolta, ribaltata, annullata. La seconda parte di questa trilogia è davvero scioccante, giuro, perché oltre ad essere ricca di colpi di scena (e su questo mi trovo a dover fare ancora i complimenti all’autrice) è una storia che non possiede una pagina, nemmeno una sola pagina, di eventi inutili, inseriti per allungare il brodo o poco chiari. Zero. Tutto fila liscio, ogni singolo avvenimento si incastra perfettamente con quello che viene raccontato nel capitolo successivo e io ogni volta resto a bocca aperta. Un secondo volume che ingrana la marcia e parte diretto verso un obiettivo. Volete sapere quale? Farti arrivare alla fine tutto d'un fiato, senza pause, (anzi, forse con una serie di spergiuri per quello che accade) convinto di aver capito tutto ma poi, con l’epilogo, scopri ancora una volta, di non aver capito nulla! Niente. Ci sono cascata con il primo e la stessa cosa è capitata con il secondo volume, pur partendo prevenuta questa volta. Ma questo è bellissimo, perché vuol dire che la storia ti prende, ti trascina con sé, facendoti vivere le stesse emozioni che provano i personaggi e a tal proposito c'è una cosa che vorrei dire a Maria Carla Mantovani (ma se non avete letto FERMI QUI, si tratta di uno spoiler): “Perché? Dimmi perché Cupido ha deciso di abbandonare completamente quella povera Helen? Una volta che finalmente ne era arrivato uno che sembrava giusto, niente, nemmeno quello!”.
Cosa c'entra Cupido con una storia thriller? Siete curiosi? Leggete il secondo volume e non ve ne pentirete!
Ora scusatemi ma, devo leggere il terzo volume ASSOLUTAMENTE! (Incrocio le dita Maria Carla Mantovani perché le aspettative qui ora sono alte, sai?)
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