venerdì 9 ottobre 2020

Recensione Romanzo - BY ANDREA - COME NEVE D'ESTATE di Sarah Arenaccio

 













Caterina e Lavinia Consorti sono due sorelle molto legate, nonostante le personalità opposte. La venticinquenne Caterina, razionale e misurata, non può fare a meno di preoccuparsi per quella sorella minore impulsiva e sempre piena di grilli per la testa, soprattutto da quando ha un chiodo fisso con tanto di nome e cognome: Matteo Marangon.
L’affascinante protagonista dello spettacolo teatrale di cui Lavinia deve allestire le scenografie finisce, infatti, per farla innamorare. Caterina, intanto, conosce Davide, il figlio della nuova compagna di suo padre, così pericolosamente simile a lei da minare le sue certezze sui rapporti umani.

L’apparente casualità di questi incontri metterà le due sorelle l’una contro l’altra, perché è impossibile conciliare le fantasie romantiche con la dura realtà della vita. O forse no…


                     





Come neve d’estate di Sarah Arenaccio è un romanzo “sperimentale” l’autrice si propone di riadattare all’epoca odierna una delle opere meno lette di Jane Austen, Ragione e Sentimento.

Nell’originale, Elionor rappresenta la “ragione”, l’emisfero razionale e calcolante, e Marianne la passione, l’emisfero dell’emotività, dell’amore, degli istinti. Due mondi diversi destinati nel libro della Austen a scontrarsi e poi contaminarsi.

In Come neve d’estate, che come l’originale parte dalla morte del padre, Caterina è il polo razionale e Lavinia quello scatenato delle emozioni, degli istinti, degli innamoramenti impulsivi.

L’amore assoluto di Lavinia, “idealtipo” del sentimento, è l’attore Matteo Marangon attore di uno spettacolo teatrale del quale deve allestire le scene. Marangon è un tipo affascinante, ma inaffidabile, che frequenta Lavinia, ma ha un’altra fidanzata. La scoperta della verità getta Lavinia nello sconforto.

Caterina, che è libraia, conosce invece Davide, molto simile a lei.

La depressione di Lavinia per la fine della relazione con Marangon è alleviata dal progressivo avvicinamento tra lei e Franco Lanci, proprietario del piccolo stabile dove le sorelle abitano.

Lanci ha solo una decina di anni più di loro, che ne hanno 25, ma sembra più vecchio per il suo atteggiamento immusonito e formale. Solo per Lavinia ha un occhio di riguardo, legato a un segreto che non vogliamo svelare.

Lanci le offre la possibilità di lavorare tranquillamente alle sue scenografie in casa sua.

Il rapporto tra i due è una sorta di amicizia amorosa, inizialmente priva di coinvolgimento erotico. Fra le pagine più belle, quelle in cui Sarah descrive il lavoro di Lavinia in casa di Lanci. Nel frattempo, anche fra Davide e Caterina ci sono momenti di difficoltà, nonostante le somiglianze.

Per Lavinia è arrivato il momento della laurea, il nuovo inizio. Nel libro di Jane Austen come in quello di Sarah Arenaccio, ragione e sentimento sono poli apparentemente opposti, ma che possono scambiarsi anche i ruoli.

L’esperimento di Sarah Arenaccio, una specie di remake letterario, è complessivamente riuscito. Anche se i lettori che non conoscono Ragione e Sentimento troveranno nel libro qualcosa di meno.

Il gioco è proprio paragonare i caratteri di Elionor/Caterina e Marianne/Lavinia e vedere come si adattano alla contemporaneità, oltre al gioco di interscambio fra ragione e sentimento.

E’ l’unica persona che mi sia stata mai vicina senza mai chiedermi nulla in cambio. Credo di essermene innamorata per questo, con lui ero semplicemente me stessa”. Ecco, questa bellissima frase pronunciata da Lavinia è indicativa di che cosa sia davvero l’amore e di come riconoscerlo.

Se con un’altra persona ci sentiamo noi stessi/e completamente, siamo di fronte all’amore della nostra vita.

Pronti a scioglierci, come neve d’estate.














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