Respiro Readers
vi segnaliamo il nuovo romanzo edito della Collana Policromia
dell'autrice italiana Anna Dari.
TITOLO: Prigioniera libera 2.0
AUTRICE: Anna Dari
CASA EDITRICE: Policromia
GENERE: Poesie
PAGINE: 122
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 20.00
DATA USCITA: 17 Giugno 2020
Diplomata
in Pianoforte presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria,
Anna Sfregola, in arte Anna Dari, nata ad Ascoli Piceno il 27 aprile
1963 da genitori pugliesi, dopo una iniziale attività concertistica
interrompe per lunghi diciotto anni tale attività dedicandosi
esclusivamente e attivamente all’insegnamento.
Appassionata
di musica jazz, insegue per molti anni il sogno di improvvisare al
pianoforte, finché un giorno, nel luglio 2007, a causa di un
profondo stato depressivo per sofferte situazioni familiari, si
avvicina al pianoforte e finalmente uno squarcio nella sua mente:
nasce così il primo brano, “Broken heart” (Cuore in frantumi),
dall’evidente sapore blues. E da “Broken heart”,
misteriosamente arrivano pian piano tutti gli altri brani finora
composti, tutti a mente ed eseguiti con grande consenso di pubblico e
di critica in varie città italiane, tra cui il prestigioso
LikeComoFestival.
Contemporaneamente,
scrive nel 2008 una Raccolta di poesie dal provvisorio titolo “Suoni
e Colori dell’anima” che vedrà la luce solo nel 2019 con la
pubblicazione della prima versione del libro “Prigioniera Libera”
che riceve una Menzione al Concorso Salvatore Quasimodo. L’11
gennaio del 2020 una delle sue ultime composizioni pianistiche dal
titolo “Assolo” riceve il Primo Premio del Concorso
Internazionale Salvatore Quasimodo sez. Music.
Il
libro in questa seconda versione, “Prigioniera Libera 2.0”,
racconta, tra narrazione e poesia, dodici anni del viaggio umano e
artistico della scrittrice, legati al tunnel della depressione e alla
possibilità del suo superamento, non solo attraverso il supporto
farmacologico e psicologico, ma anche e soprattutto attraverso la
creazione artistica, e di questo ne vuole essere forte testimonianza,
come lo psichiatra Giuseppe Tavormina ben spiega nella sua preziosa
Prefazione.
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