L’amore unisce, l’amore divide. L’amore cura, l’amore è un killer. L’amore è tutto, ma a volte non basta.
Come si può descrivere la paura?
Per quel che mi riguarda, la racconterei esattamente così: improvvisamente, un giorno, per decisione di qualcun altro, la mia vita, che non era perfetta ma era la mia, fu spezzata, devastata, infettata dal suo male. Ogni sua decisione e ogni suo abuso ebbero il potere di danneggiarmi irreparabilmente.
Sarei mai riuscita a risentire il battito del mio cuore?
Il mio nome è Viola, ho venticinque anni e da tre vivo in bilico tra un passato che mi tormenta e un futuro dal quale mi ostino a fuggire. In bilico, spezzata da un uomo che mi ha sottratto l’anima. In bilico, tra i ricordi che tornano a farmi del male e il desiderio di andare oltre quella luce che intravedo, ma che si allontana quando la mia mente va in tilt. Nonostante la mia resistenza, un giorno ho incrociato due occhi verdi screziati che non hanno avuto paura di fissarmi e mi hanno tolto il respiro. Chi sei? Perché mi guardi così? Vorrei solo allontanarmi, ma non lo faccio.
Forse questo è l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita.
Questo romanzo contiene scene di violenza fisica e mentale. Non adatta a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Viola
è una donna vittima della violenza che cerca di non soccombere ai
suoi fantasmi che la opprimono sempre di più.
“Improvvisamente
un giorno, per decisione di qualcun altro, la mia vita, che non era
perfetta ma era la mia, fu spezzata, devastata, infestata dal suo
male.”
E'
stata rapita dall'uomo che riteneva il suo ragazzo ed incatenata in
una sorta prigione e sottoposta ad ogni efferata violenza.
Dopo
la liberazione non sarà facile per lei ritornare a vivere una vita
normale accanto alla sua famiglia.
Una
famiglia che sembra distante anni luce e che voglia decidere al suo
posto a tutti i costi.
“ Dall'alto
li osservo, sembriamo tre atolli: vicini ma distanti, con un mare
d'angoscia e sensi di colpa a separarci. Loro con gli occhi tirati,
gli occhi spenti. Io che indosso una maschera di indifferenza, come
se nulla potesse nuocermi più.”
La
giovane donna è in balia dei suoi demoni , nessuno è riuscita ad
aiutarla veramente e si ritrova ad un certo punto della sua vita in
cui è come giunta ad una sorta di bivio dove decidere che direzione
prendere per potere uscire da tutto quell'inferno.
Viola
è una donna danneggiata, ormai non riesce più a provare nessuna
emozione, dentro si sente come se fosse morta.
Le
terapie psicologiche di supporto non l'hanno aiutata a liberarsi del
suo inferno personale.
“ La
verità è che non mi fido di nessuno. Non posso e non voglio
condividere con qualcuno il mio orrore, significherebbe renderlo
nuovamente reale. Mi nascondo dietro l'illusione più comune del
mondo: se non ne parli, non è mai accaduto.”
Decide
di andare nel casale della nonna situato nelle langhe piemontesi per
cercare una maggiore serenità e lì conosce Pietro, un uomo che si
presenta come un amico del cugino.
Un
uomo con una caratteristica fisica troppo simile al suo aguzzino e
per questo Viola si destabilizza.
“ No,
Pietro, non sei antipatico anzi, sei pure bello e pulito. Questo è
decisamente un problema. Il tuo sorriso è troppo limpido, i tuoi
occhi che brillano hanno il loro fascino, ma io ho già conosciuto
occhi simili e non posso fidarmi. “
Pietro
sembra un uomo molto atento ai dettagli e questa sua caratteristica
stupisce un po' Viola, troppo abituata a persone superficiali e
menefreghiste.
Nella
sua corsa alla distruzione cerca di comportarsi da stronza per
allontanarlo, ma ogni suo sforzo sembra proprio non giungere
all'obiettivo prefissato.
“ Non
ho più provato nulla di naturale, sono diventata anafettiva, sono
ghiacciata. Sono al buio, da allora eppure non avverto l'esigenza di
staccarmi da lui.”
Per
una che aborra ogni tipo di avvicinamento e contatto umano è strana
la reazione che ha ogni qualvolta di ritrova quasi addosso Pietro.
“ Ci
vuole ben altro per allontanarmi o spaventarmi, Viola.”
“ Forse
non ti è chiaro, ma non c'è cosa che tu dica o faccia che possa
allontanarmi da te, a meno che non sia io a deciderlo.”
Ho
amato l'ostinazione e la determinazione con cui Pietro si è posto
nei confronti di Viola, sapendo il suo passato doloroso e devastante.
“ Il
punto è che quando hai la fortuna di trovare qualcuno che ti
capisce, che è disposto a lottare con te e per te, è da stupidi
avere paura.”
Parole
impregnanti di dolore che raccontano tematiche molto delicate e ahimè
ancora troppo attuali che l'autrice è stata in grado di ben
strutturare.
Di
Pietro si sa ben poco fino a quasi la fine e questo rende ancora più
attenta la lettura per capire meglio chi sia e il segreto che sembra
celare dentro di sé.
La
psicologia dei personaggi l'ho trovata pressocchè perfetta. I
pensieri di Viola erano destabilizzanti per il tema trattato, ma
hanno bene reso l'idea di tutto quello che provava e del percorso
intrapreso per riuscire finalmente ad essere libera.
Una
lettura che consiglio di fare e che fa pensare.
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