Respiro Readers
vi segnaliamo l'uscita del nuovo romanzo
dell'autore italiano Andrea Moretti.
TITOLO: Purple Cat
AUTORE: Andrea Moretti
CASA EDITRICE: VJ Edizioni Milano
GENERE: Raccolta di Racconti ( Horror e Noir)
PAGINE: 156
PREZZO CARTACEO: 11.40
DATA USCITA: 15 Aprile 2020
Purple
cat altro non è che una breve raccolta di racconti dalle sfumature
horror e noir, con elementi di riflessione critica e di rivolta
sociale su temi contemporanei.
Il
filo che accomuna tutti i racconti è il difficile rapporto tra
individuo e società: i personaggi vorrebbero ritagliarsi una loro
dimensione di libertà in un mondo le cui maglie sono sempre più
strette sulla persona.
In
ogni racconto, i protagonisti fanno di tutto pur non sopperire ai
compromessi a agli schemi imposti dalle istituzioni e dalla
quotidianità in cui si trovano i vivere, intraprendendo, il più
delle volte, delle soluzioni estreme: questo, in molte occasioni,
consci del fatto che quella vagheggiata dimensione di libertà
risulta, per certi versi, irrealizzabile.
Nella
raccolta sono presenti scene di violenza inaudita e iconoclasta –
omicidi, attentati, suicidi - le quali, però, non si dispiegano mai
in modo gratuito lungo il filo della narrazione; ma sono sempre
funzionali a quelle che sono le finalità espressive dell'opera. La
violenza è, essenzialmente, utilizzata come mezzo per portare il
lettore a riflettere sui meccanismi sociali di cui tutti siamo
vittime.
Al
suo interno, vi sono riferimenti a eventi di cronaca recente –
attentati jihadisti, amore liquido, reddito di cittadinanza, Blue
Whale Challenge – e due racconti ispirati alla pandemia da
Covid-19, al fine di sensibilizzare il lettore circa quanto stiamo
vivendo.
“Il
silenzio della stanza gli instillava angoscia rispetto al futuro. Era
come se in quel rumore atono, e inspiegabilmente immobile, si
annidasse un feto mostruoso che andava inesorabilmente verso la
distruzione. Per una ragione non molto diversa, odiava i corridoi
d'ospedale: vi regnava sempre la stessa perenne e inquietante anomia;
la stessa ansia stringente impressa nelle pareti; la stessa
sensazione di pigro e ineluttabile disfacimento, acuita dall’odore
acre e ammorbante di detersivi e disinfettanti”.
“Di
solito, chi cerca l’orrore tenta sempre di scovarlo negli angoli
più remoti e nascosti della vita umana, quasi che questo viva
abbarbicato in una qualche realtà sotterranea, sfuggente,
misteriosa, completamente lontana da ciò che conosciamo comunemente.
La verità è che spesso si trova proprio di fronte ai nostri occhi
e, proprio davanti ad essi, lasciamo che prolifichi, che si
riproduca, che strisci fumoso sui muri come una muffa insidiosa”.
“Quello
che posso dire, però, è che in questi giorni sono giunto a una
serie di considerazioni che mi hanno fatto rivalutare la vita, così
come la sto vivendo adesso. Tutta quella filosofia che parlava di
declino, di prolungamenti vuoti e insensati dell’esistenza, forse
non era poi tanto assurda. Vivere ancora per cosa? Per regalare il
mondo ai social, agli sciacalli, agli influencer, ai politici che
mangiano sulle spalle di chi soffre?”
“In
un attimo tutta l’Europa divenne come un deserto privo di identità.
In giro non si vedeva né si sentiva più nulla. Non c’era più
musica, né una frase artistica scritta che fosse di una canzone, di
un libro, di una poesia. Le voci di Fitzgerald e Dostoevskij erano
affondate nel baratro, nel subconscio terribile che circondava
l’oscurità dell'impero islamico; la musica eterea dei Pink Floyd,
i versi lamentosi di Blowing in the wind, sepolti per sempre in quel
marasma roboante”.
“In
quel brulicare estenuante di ombre, le linee dubbiose del mondo si
confondono fracassanti: si sente, tutt’intorno, un rumore di ossa
macinate. Le ombre s’infilano dentro insidiose, in profondità,
simili ad immagini nere che sussurrano ricordi dimenticati
d’infanzia, come un richiamo ancestrale che smuove le viscere dalla
luce azzurra e primeva delle stelle. Forse erano qui già prima che
nascesse tutto, prima che io mi scoprissi cosciente, innamorato;
prima che mi portassero in questo luogo, e ripensassi, tutti i
giorni, a com'era fatta la vita quando ancora ne conoscevo i
colori.”.
Nato
a Roma il 20 aprile del 1990. Laureato magistrale in sociologia, con
una tesi incentrata sulla relazione tra arte e mercato globale, sulla
base delle suggestioni ermeneutiche dei filosofi della Scuola di
Francoforte, continua a perseverare nella sua passione di scrivere,
dedicando ogni giorno a quest’attività; e ritagliandosi, a questo
scopo, del tempo anche nei periodi più impegnati. Al fine di
affinare e impreziosire di esperienze questa sua passione, ha tenuto
laboratori di scrittura creativa in alcune strutture detentive, come
volontario in un’associazione culturale; ha svolto diversi mesi di
collaborazione presso una testata giornalistica online, che si
occupava di cinema e manifestazioni culturali; ha partecipato a
diversi concorsi letterari, premi di poesia nazionali e
internazionali, eventi di reading, accompagnati da musica,
piazzandosi spesso come finalista, e pubblicando racconti e poesie in
svariate antologie. Svolti diversi lavori nel settore commerciale, ha
collaborato per anni con l’associazione Arte e Cultura, nella quale
si impegnava nell’organizzazione di spettacoli teatrali in qualità
di attore e scrittore. Al momento, sta definendo il proprio percorso
professionale nel complesso e imprevedibile mondo del precariato di
cui vorrebbe, nei suoi scritti, narrarne le difficoltà, il declino e
la decadenza sociali e istituzionali, rivolgendosi soprattutto alle
nuove generazioni. Laziale di origine, ma stabilitosi da tempo in
Abruzzo, è un fervente divoratore di classici, di cui ama
particolarmente i romanzi della tradizione giapponese – da Kawabata
a Mishima – il decadentismo di Wilde e dei simbolisti francesi, e
il realismo crudo e surrealista di Henry Miller.
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