Respiro Readers
vi segnaliamo il romanzo
dell'autore italiano Mirko Bresciani.
TITOLO: Nient'altro che le stelle silenziose
AUTORE: Mirko Bresciani
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Narrativa Autobiografica
PAGINE: 190
PREZZO EBOOK: 6.00
PREZZO CARTACEO: 9.90
DATA USCITA: 11 Ottobre 2019
Questo libro, nato come autobiografico, forse per l’influenza dei miei studi in Sociologia, si è trasformato a tratti in un testo antropologico, alla ricerca di un significato societario delle storie e degli eventi che ci circondano.
Ho parlato di malattia, di Dio, di politica, degli animali, di mia madre, del linguaggio, del significato della parola fiducia, di amicizia, dell’amore disatteso e di come la società ha sradicato la nostra umanità, reificandoci e rendendoci dei semplici oggetti da usare.
Mi auguro che questo lavoro possa essere uno spunto anche nel leggerlo come per me è stato nello scriverlo.
Sono riflessioni di un over 40enne che ancora deve trovare la propria strada, ma non per questo ha deciso di tirare i remi in barca. In fondo la vita è fatta dello stretto necessario per non arrendersi mai!
L’universo Dio, esistenza di Dio Einstein (parte I)
Tempo addietro avevo comprato un libro digitale, dei quali per altro sono un grande estimatore.
Era la versione Kindle di Amazon; non mi ricordo né titolo, né autore. Forse uno dei problemi di queste edizioni digitali. Non avendo la copertina sempre tra le mani si va diretti al contenuto senza che l’occhio cada sul titolo.
Infatti, più di una volta ho terminato di leggere dei libri -che tra l’altro mi avevano anche appassionato- ma per via di questa caratteristica non sono riuscito a memorizzare titolo e autore. Direi una mancanza non di poco conto!.
Ritornando al discorso del libro di cui stavo parlando, mi avevano colpito le prime pagine, forse le prime quindici, dopo di che non ha più brillato in termini contenutistici, almeno secondo il mio punto di vista.
Si parlava dell’idea di Dio visto come un corpo e noi cellule di questo corpo. Questo esempio l’avevo unito all’idea di Dio di Einstein trovata su una delle sue biografie (per altro molto bella) di Walter Isaccson: La sua vita, il suo Universo.
Einstein dedicava parte del suo tempo, mentre era impiegato all’ufficio breveti di Ginevra, probabilmente nello stesso orario di lavoro, allo studio della sua teoria della relatività, periodo come anche da lui stesso affermato, molto prolifico intellettualmente.
E’ stato anche un marito e un padre non propriamente esemplare, un velista, un grandissimo insegnante e quando ha raggiunto la fama internazionale e viveva ormai negli Usa, anche un commentatore tout court della società contemporanea. Esprimendosi su Dio, oltre a dire che “non gioca a dadi”, lo aveva descritto come un’entità presente ma distante dalla storia dell’uomo. Affermazione che agli occhi del credente ortodosso può sembrare una mezza eresia, ma che in realtà, davanti ai miei, che sono in continua ricerca, è una prova di fede importante.
Einstein non esclude l’esistenza di Dio, anzi l’afferma e la consolida e, detta da chi ha relativizzato le nostre vite, non è cosa da poco.
A Dio Einstein attribuisce un modo di comportarsi e agire autonomo, non legato alle nostre povere vite, direi una piccola rivoluzione visto che da quando l’uomo ha cercato di relazionarsi con l’entità creatrice, con l’Alpha e l’Omega, ha sempre preteso di attribuirgli comportamenti, sesso, modi di vestire, e preferenze sessuali.
Davvero dobbiamo credere che chi ha creato i buchi neri e le galassie importi qualcosa su come vogliono divertirsi due persone nella loro intimità?.
Credo in Dio o in qualcosa che in un certo senso ne fa le veci. Ci credo, perchè ho il presentimento che sia impossibile che l’uomo sia al centro dell’Universo ancora una volta.
L’unica cosa certa è che l’umanità in quanto tale è in continuo divenire.
Mi è bastata la teoria geocentrica, dove l’uomo vedeva la Terra al centro di tutto.
Di conseguenza dire che non esiste una realtà creatrice significa lasciare l’uomo ancora una volta al centro di tutto, quantomeno assurda come congettura, anche perchè l’umanità non ha raggiunto dall’inizio della sua storia, ad oggi, la verità in nessun campo e arrivare ad una certezza in un campo così assoluto, affermando che non esiste Dio, sarebbe un vero controsenso, o un colpo di fortuna; ma siccome non credo nei colpi di fortuna, lascio a voi le conclusioni.
Mi ritrovo di più con quanto affermava Blaise Pascal, matematico, fisico, filosofo, scrittore, teologo e mistico del diciassettesimo secolo che diceva: “Non so se Dio esiste, però nell’eventualità mi voglio far trovare preparato”.
Mirko Bresciani – Nient’altro che le stelle silenziose
Dire che il trascendente non esiste, perché non vediamo con i nostri sensi, sarebbe un giudizio davvero superficiale.
Proprio in questo momento, mentre sto scrivendo, nella stanza dove mi trovo una quantità inimmaginabile di protoni e neutroni stanno rimbalzando da una parete all’altra. Ad affermarlo non sono i miei cinque limitati sensi, ma i più raffinati strumenti che la scienza odierna ci mette a disposizione e con tutta probabilità questi stessi strumenti domani saranno obsoleti, come un televisore a tubo catodico che trasmette un’immagine sgranata in bianco e nero di fronte alle ultime televisioni ultra sottili.
E chissà quante altre cose scopriremo e quanto l’umanità guardandosi indietro riderà di se stessa. Riderà della nostra medicina, della violenza che vicendevolmente ci facciamo tra esseri umani, delle guerre, del poco rispetto verso gli animali e la natura.
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