Chi ha letto PUZZLE, ambientato a pochi chilometri da Capo Nord, lo conosce già. Qui entra in scena da protagonista il commissario Stig Olsen. Dopo la soluzione del caso più sanguinario e orripilante della sua carriera, “il caso del macellaio di Gjesvᴂr”, così definito perché l’assassino tagliava a pezzi le sue vittime per ricomporle in un orrido puzzle, il commissario Stig Olsen, emotivamente devastato e ferito in ciò che aveva di più caro, si trasferisce a Tromso per cambiare aria. In quella città, che da principio gli pare priva degli stimoli di cui ha bisogno per distrarsi e lo fa pentire della sua scelta, si troverà ben presto ingaggiato in una lotta corpo a corpo con gli spettri del passato, travolto da una spirale di odio e di satanica follia, in un ruolo nuovo per lui: quello di vittima designata.
Il
romanzo è ambientato in Norvegia. Il commissario Stig si è da poco
trasferito in una città nuova e si crogiola nella sua sorta di
apatia, dopo il divorzio con la moglie.
E'
un uomo accentratore, dal carattere fortemente maschilista (
personalmente non l'ho preso molto in simpatia).
La
troppa tranquillità del posto non concilia affatto con la sua
irrequietezza.
Si
sa che dalla calma ci si può catapultare nell'esatto opposto:
l'inizio ne è dato da un omicidio che toccherà in prima persona
Stig.
Un
thriller dal ritmo incalzante, dalle descrizioni accurate e curate.
Un
caleidoscopio di personaggi che s'intrecciano tutti tra di loro fanno
leggere tutto di un fiato questo romanzo.
Lettura
consigliata.
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