Respiro Readers
vi segnaliamo il nuovo romanzo
dell'autrice italiana Elle Eloise.
TITOLO: Voci nel vento
AUTRICE : Elle Eloise
CASA EDITRICE: Self Publishing
SERIE: How to disappear completely #3
GENERE: Romance
PAGINE: 404
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO : 13.51
DATA USCITA: 6 Dicembre 2019
Vorrei stare qui per
sempre, dentro questa macchina con Olivia. Potremmo farcela a vivere
così, per strada, come due zingari, senza radici, senza famiglia,
senza niente di niente che possa ricordarci di avere un passato. Solo
io e lei e una strada infinita che si dipana di fronte a noi. Questo
vorrei. Questo è il nostro sogno, ma la realtà è un'altra. La
realtà è che io ho una famiglia e un uomo nero da affrontare, se
voglio rimettere ordine nella mia vita. Quando mi fermo davanti alla
casa dei miei genitori, afferro la mano di Olivia, le bacio il palmo,
come lei ha fatto con me poco fa in un gesto dolcissimo che, per un
momento, mi ha fatto dimenticare il perché adesso non possa stare
con lei.
La vita di Francesco Marras
è cambiata da quando la sua ragazza lo ha lasciato. Affascinante e
viziato rampollo della collina torinese, Fra si ritrova nel suo
appartamento a condividere le giornate con una bottiglia di birra e
la preoccupazione per la sorella gemella, dispersa chissà dove da
mesi. Una sua lettera da Las Vegas lo convince a partire per
ritrovarla, dopo aver costretto la sua giovane e introversa vicina di
casa, Olivia, a seguirlo in questa impresa.
Un viaggio negli Stati
Uniti. Una strada tortuosa che li porterà l’uno all’altra,
vincolandoli in un rapporto sempre più profondo, viscerale, che
andrà ben al di là della semplice amicizia. Dopo “Cuore
d’inverno”, “Come una tempesta” e “Bonus Track”, “Voci
nel vento" è la nuova edizione self publishing, riveduta e
corretta, de “Il tuo sorriso controvento”, terzo volume
autoconclusivo della serie “How to disappear completely”.
Vorrei
stare qui per sempre, dentro questa macchina con Olivia. Potremmo
farcela a vivere così, per strada, come due zingari, senza radici,
senza famiglia, senza niente di niente che possa ricordarci di avere
un passato. Solo io e lei e una strada infinita che si dipana di
fronte a noi. Questo vorrei. Questo è il nostro sogno, ma la realtà
è un'altra. La realtà è che io ho una famiglia e un uomo nero da
affrontare, se voglio rimettere ordine nella mia vita. Quando mi
fermo davanti alla casa dei miei genitori, afferro la mano di Olivia,
le bacio il palmo, come lei ha fatto con me poco fa in un gesto
dolcissimo che, per un momento, mi ha fatto dimenticare il perché
adesso non possa stare con lei.
Appena
si ferma, penso che finalmente si sia rassegnato, invece scaraventa
il telefono contro il muro, rompendolo in tre pezzi e facendomi
sobbalzare per lo spavento.
«Vaffanculo
Alice! Vai a fare in culo, tu e le tue stronzate da psicotica!»
grida verso il cellulare. Non l'ho mai visto così arrabbiato.
«Fra…»
Stendo
le braccia verso di lui per fargli segno di darsi una calmata.
«No,
Olivia, non mi calmo! Quella... stronza
fa sempre così, manipola le persone, vuole essere ascoltata e poi
scappa sul più bello!»
Si
butta sul letto accanto a me, i gomiti piantati sulle ginocchia, la
testa tra le mani. Non piange, è troppo arrabbiato per farlo, ma il
suo corpo trema per la tensione.
Mi
avvicino un po’ di più e comincio ad accarezzare l’arco teso
della sua schiena piegata nel dolore di un fratello che non riesce a
raggiungere la propria sorella. A volte rivedo me in lui, lo stesso
senso di impotenza che ho provato per mio fratello.
Mi
appoggio alle sue spalle baciandogli la nuca. Lo stringo a me, fino a
che non si risolleva per guardarmi con gli occhi lucidi. I suoi
incredibili occhi del colore dell’oceano più profondo. Mi guarda
come se non capisse cosa sta guardando, come se si chiedesse chi sono
e cosa faccio qui, e questo mi fa ritrarre immediatamente. Ma la sua
mano scatta sul mio braccio per trattenermi e riportarmi verso di
lui. Senza alcun preavviso mi bacia stringendosi al mio corpo come se
fosse l’ultimo appiglio che gli permette di non cadere nel vuoto.
Cancella ogni mia volontà di ribellarmi, ogni residuo della forza
che credevo di avere viene disintegrata da questo contatto che non ha
nulla di tenero. Volevo questo bacio, lo agognavo da questa mattina
quando mi sono svegliata da sola in una stanza che non era la mia. Ma
in questo bacio non c’è spazio per l’amore: non c'è amore nel
suo tocco, nell’egoismo della sua presa, nella tensione del suo
viso. Le sue mani che toccano ogni centimetro del mio corpo come se
stesse lottando contro di esso, trasmettono solo rabbia e
frustrazione, sofferenza e bisogno. E, come al solito, io cado nella
rete dei miei sentimenti, ne sono prigioniera ormai, stregata da
emozioni che non ho mai conosciuto e che non mi sono mai concessa.
Chiudo gli occhi per non guardarlo. Fingo che quel che mi sta dando
mi basti, fingo che mi vada bene, perché in fondo mi basta, mi va
bene. Preferisco avere questo piuttosto che il nulla. Preferisco
dissetarmi con acqua sporca che morire disidratata. Perciò eccomi
qui, ad agognarne anche solo una goccia, a prendermi ciò che lui mi
concede.
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