Respiro Readers
vi segnaliamo il romanzo
dell'autrice italiana Olimpia Bruno.
TITOLO: Ricordami sempre così
AUTRICE: Olimpia Bruno
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Romance
PAGINE: 412
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 12.38
DATA USCITA: 15 Giugno 2019
Un romanzo rosa con un pizzico di mistero.
Una storia di avventura e di viaggi.
Lealtà e fiducia, tradimenti e rivelazioni.
Solo per chi non si accontenta di un’unica cosa ma vuole tutto quanto.
Joy ha 27 anni ed è una giovane fotografa di successo, vive nel suo appartamento in centro che adora e ha un suo studio fotografico in cui lei e il suo team portano avanti i progetti. La sua vita era perfetta, ma tutto è cambiato il giorno in cui scopre un segreto legato al suo fidanzato storico, Nathan, che la porta a disilludersi dell’amore.
Siamo sei mesi dopo l’accaduto e Joy decide di riprendere in mano la sua vita. Vuole lasciarsi alle spalle tutto il brutto che ha vissuto per colpa di Nathan, ammette con sé stessa di voler vivere a pieno ogni situazione e si convince di andare avanti con tutta la sua buona volontà.
Dopo consiglio di sua madre, inizia delle sedute da una psicoterapeuta specializzata nei traumi amorosi. Si presta anche di andare agli appuntamenti disastrosi che le organizza la sua migliore amica Renée. Esce fuori dalla sua zona di confort con nuovi progetti lavorativi per mettersi alla prova, e decide di seguire il suo istinto come mai l’aveva fatto prima.
Un giorno però si scontra casualmente con Greg e, nella caduta, si lussa il gomito forzandola a un mese di tutore. Per lei è un dramma, per causa di forza maggiore sarà limitata con la macchina fotografica per scattare e va subito in crisi. Greg si propone come suo assistente durante i trenta giorni di convalescenza e riesce così, sia a farsi perdonare per l’incidente, sia a poterle rimanere accanto e imparare a conoscerla.In apparenza sembra l’uomo giusto. È sempre presente, anticipa le sue necessità e la supporta quotidianamente nelle sue battaglie. Ma Joy ancora non immagina cosa l’aspetta. Dietro all’accidentale scontro, si cela la verità che porta Greg a entrare a nella vita di Joy, con l’obiettivo di sfruttarla a suo vantaggio.
Quali sono davvero le intenzioni di Greg?
Che rischi le fa correre facendole vivere la favola che lei aspettava da tanto?
Purtroppo, niente è come sembra.
Una storia di avventura e di viaggi.
Lealtà e fiducia, tradimenti e rivelazioni.
Solo per chi non si accontenta di un’unica cosa ma vuole tutto quanto.
Joy ha 27 anni ed è una giovane fotografa di successo, vive nel suo appartamento in centro che adora e ha un suo studio fotografico in cui lei e il suo team portano avanti i progetti. La sua vita era perfetta, ma tutto è cambiato il giorno in cui scopre un segreto legato al suo fidanzato storico, Nathan, che la porta a disilludersi dell’amore.
Siamo sei mesi dopo l’accaduto e Joy decide di riprendere in mano la sua vita. Vuole lasciarsi alle spalle tutto il brutto che ha vissuto per colpa di Nathan, ammette con sé stessa di voler vivere a pieno ogni situazione e si convince di andare avanti con tutta la sua buona volontà.
Dopo consiglio di sua madre, inizia delle sedute da una psicoterapeuta specializzata nei traumi amorosi. Si presta anche di andare agli appuntamenti disastrosi che le organizza la sua migliore amica Renée. Esce fuori dalla sua zona di confort con nuovi progetti lavorativi per mettersi alla prova, e decide di seguire il suo istinto come mai l’aveva fatto prima.
Un giorno però si scontra casualmente con Greg e, nella caduta, si lussa il gomito forzandola a un mese di tutore. Per lei è un dramma, per causa di forza maggiore sarà limitata con la macchina fotografica per scattare e va subito in crisi. Greg si propone come suo assistente durante i trenta giorni di convalescenza e riesce così, sia a farsi perdonare per l’incidente, sia a poterle rimanere accanto e imparare a conoscerla.In apparenza sembra l’uomo giusto. È sempre presente, anticipa le sue necessità e la supporta quotidianamente nelle sue battaglie. Ma Joy ancora non immagina cosa l’aspetta. Dietro all’accidentale scontro, si cela la verità che porta Greg a entrare a nella vita di Joy, con l’obiettivo di sfruttarla a suo vantaggio.
Quali sono davvero le intenzioni di Greg?
Che rischi le fa correre facendole vivere la favola che lei aspettava da tanto?
Purtroppo, niente è come sembra.
Sto bevendo il mio ennesimo drink, fedelmente ubriaca con vodka e acqua tonica, e ballo sul tavolino al ritmo della musica. Sono tutte belle canzoni, ma questa di Aaron Smith ‘Dancin’ mi fa veramente impazzire. Per l’occasione ho messo un vestito corto e attillato, ricoperto di paillettes argentate che diffondono la luce del locale. Renée balla in piedi vicino a me e tutte le persone intorno a noi si scatenano. La discoteca è piena, la serata è folle e ci stiamo divertendo come non succedeva da tanto tempo, era proprio ciò di cui avevo bisogno. A maggior ragione che Greg non mi ha richiamata oggi e non lo sento da più di ventiquattr’ore. Non era mai capitato da quando ci siamo scontrati sotto la pioggia, e non so cosa pensare. Cerco di non dargli più peso di quanto si meriti. Apro gli occhi quando sento qualcuno che mi tira lievemente il vestito per attirare la mia attenzione e, nel marasma di gente, riconosco Fil. «Ciao Joy!» riesco a capire. «Come stai?» Scendo dal tavolino e ci spostiamo sul terrazzo esterno, dove il caos è meno concentrato. «Non fai parte dei fortunati già in vacanza?» È vestito in modo casual, con una camicia bianca e maniche arrotolate su, un paio di jeans scuri stretti e mocassini marroni. È sempre molto distinto, molto ‘figlio di papà’. «Ho deciso di partire in ferie settimana prossima, sto chiudendo alcune pratiche in questi giorni.» «Bravo fai bene, dove vai di bello?»
«In barca con amici. Tu?» dice con sguardo sfuggente.
«Non penso di partire prima del prossimo autunno.»
La conversazione stava morendo. In effetti, Fil non era mai riuscito a raccontarmi niente d’interessante, tranne che parlarmi di sé stesso quando eravamo usciti a cena un mese fa. «Mi dispiace non aver mai provato a telefonarti» esordisce. «Non ti preoccupare, non mi ero comportata benissimo con te.» «Concordo che non eravamo fatti per stare insieme» ammette, spiazzandomi. «Te l’ha detto Renée?» gli chiedo per avere i dettagli del retroscena. «In realtà mi riferisco al messaggio nella cassetta della posta» dichiara sostenendo il mio sguardo. «In che senso scusa?»
Sgrano gli occhi sentendo quella sua frase. Mi fa vedere lo schermo del suo telefono con la foto del biglietto, dove si leggeva ‘Grazie per la bella serata, ma non sono interessata ad approfondire nulla. Buona fortuna, Joy’. Rimango di pietra, incredula di ciò che ho appena letto. «Fil, io...» inizio senza trovare le parole. «Non c’è bisogno di giustificarti, però almeno non fare finta di niente.» «Non so che dire» aggiungo poco convinta.
«Non dire nulla. Ciao Joy.»
Rimango lì da sola, ripetendomi la frase che pensa abbia scritto sul biglietto che ha ricevuto, ma io ancora non riesco a spiegarmi quello che è appena capitato. Non era nemmeno la mia scrittura, e non ho riconosciuto la calligrafia di Renée. L’ho già vista da qualche parte però non mi ricordo dove. L’alcol mi annebbia la mente e non mi aiuta a ragionare. Quando torno al tavolo Renée sta parlando con un ragazzo sconosciuto e sembra molto presa dalla conversazione, non voglio disturbarla così passo alla toilette per rifarmi il trucco. Fil mi ha scossa e devo stare un attimo nel silenzio per pensare, così mi chiudo a chiave nel bagno. Come faccio sempre quando sto andando su di giri, passo le mani sotto l’acqua fredda e mi guardo allo specchio. C’è qualcosa che non mi quadra e mi appunto tutto mentalmente, come se fossero dei pezzetti di un puzzle che devo ricostruire: l’hackeraggio in ufficio e il messaggio criptato ‘Ti vedo’ del pirata informatico Mr. Virus, l’effrazione in studio demolendo tutto con una furia che può significare solo un grandissimo odio nei miei confronti, le misteriose telefonate notturne di Greg, il suo amico che si frequenta di nascosto con Renée, un biglietto non scritto da me mandato a Fil con il mio nome in firma... devo trovare il nesso tra tutto questo, e c’è solo una soluzione. Devo parlare con Greg. Ma se non mi risponde al telefono non so come fare per contattarlo. Sono le tre passate, vado a sedermi su uno sgabello al bancone del bar e sorseggio un altro cocktail, mentre osservo la gente del locale. «Ciao bellezza.»
Sento che un uomo si siede vicino a me.
Mi giro per poterlo guardare. Avrà poco più di quarant’anni, capelli molto corti e un tatuaggio sulla tempia. Non mi dà una buona sensazione a pelle, strano trovare dei personaggi di questo tipo in un locale alla moda in centro città. «Non sono interessata, scusa» rispondo secca.
«Lascia che ti offri da bere» insiste l’estraneo.
«Ho già da bere» gli rispondo alzando il mio bicchiere per farglielo vedere.
«Ok, allora andrò dritto al punto. Devi dire a Greg da parte mia che è spacciato, se lo trovo lo ammazzo.» Mi giro di scatto, cosa ha appena detto quest’uomo? «Chi sei tu?» Si alza senza rispondermi e se ne va. Che cosa sta succedendo stasera? Torno da Renée che, vedendomi allarmata e pressoché sotto shock, si stacca dal ragazzo sconosciuto e mi viene incontro. «Dobbiamo andare!» le urlo per sovrastare la musica. «Dove?»
«A casa di Greg!»
Usciamo dal locale il più in fretta possibile e, appena salite sul taxi, le racconto ciò che è accaduto al bancone del bar. Lei rimane incredula quanto me e ci stiamo facendo le stesse domande, ma soprattutto cosa sta nascondendo Greg? «Possibile che non me ne trovo uno normale?» mi interrogo ad alta voce, senza aspettarmi una reale risposta da parte di Renée, mentre il taxi sfreccia nella notte.
Olimpia Bruno
è nata nel 1990, lavora nel marketing della cosmesi e ha passato la maggior parte della sua vita all’estero. Non perde mai occasione di leggere anche nei posti più improbabili ed è cresciuta fantasticando di storie d’amore che piano piano l’hanno portata a scrivere e auto-pubblicare il suo primo romanzo.
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