venerdì 24 maggio 2019

Evento Libroso - FIERA SCRITTORI EMERGENTI A ROMA - 8 Giugno 2019 - Presentazione Autrice Partecipante - LAURA CIALE' E I SUOI LIBRI







Respiro Readers

vi presentiamo Laura Cialè,  l'autrice partecipante

al prossimo evento letterario a Roma

l'8 Giugno 2019 tutto dedicato

agli scrittori emergenti.

Qui di seguito troverete la biografia dell' autrice

e la sua biografia.






























Laura Cialè è nata il 21 dicembre 1954 e vive a Roma.

Psicologa, ex Dirigente scolastica, ha scritto e pubblicato i seguenti libri di narrativa con le Edizioni Anicia, Roma:
Tutti i fiori del mio giardino “(2016);
Una donna in leasing “(2017):
Rondinella” (2018), premiata al concorso Cumani-Quasimodo indetto da Aletti Editore.
Ciascun libro è anche in versione e-book su Amazon.

Racconti:
Il figlio nato lontano” del 2015 nell’antologia EWWA “Italia terra d’amori, d’arte e sapori”,
Santo Sciuvanni” del 2016, racconto selezionato e pubblicato sul web per il contest Salento in love,
Autobus” nel 2017 pubblicato sul web,
RSA” del 2018 che ha ricevuto il primo premio speciale “Clemente Riva” al Concorso nazionale 500 parole di Ostia ed è stato pubblicato nell’omonima antologia.
Lo strano caso della dama del quadro” del 2018 finalista al concorso letterario “Tre Colori 2019” del Festival internazionale “Inventa un film” in corso di espletamento.
Da toccare con mano” del 2019 in via di pubblicazione.

Precedentemente ha scritto e curato saggi di settore tecnico professionale, tra cui:
Cosa Sarò/Farò da grande. Un percorso di conoscenza e di cittadinanza per alunni e genitori della scuola dell’obbligo”, Edizioni Anicia, Roma
I Care: integrare l’integrazione. Accoglienza-Integrazione-Inclusione.” Edizioni Anicia, Roma
Lo studente competente. Un format di rete dall’infanzia all’adolescenza.” Edizioni Anicia, Roma

Recapiti.

e-mail:
Twitter: @CialeLaura 







Ogni libro è una metafora della realtà quotidiana che rende possibile ripercorrere storie, vicende e sentimenti di persone di oggi, di ieri e di sempre. Leggere significa riscoprire se stessi in molteplici spaccati o angolature che fanno pensare e aiutano a capire chi siamo o come potremmo essere o reagire se ci capitasse quanto stiamo leggendo.
Chi scrive narrativa sa che l’obbligo culturale, logico ed etico è aiutare il lettore a riflettere perché ogni libro è una nota iscritta nell’opera aperta dell’esistenza, un frammento in cui ognuno può riconoscersi a seconda dell’intensità del contenuto rispetto ai mondi che potrà liberare.
Lo stesso vale per me, sia come autrice che come lettrice.
Quando scrivo mi sento una “cantastorie”, come direbbe Camilleri, una che cerca di coniugare all’espressione letteraria vicende realistiche seppur romanzate.
Attraverso l’esperienza professionale di psicologa e pregressa di dirigente scolastica, ho avuto molto a che fare con persone concrete delle più svariate estrazioni. Una miniera senza fine basata sull’osservazione e sul colloquio interpersonale.
Perciò racconto storie verosimili che devono avere i requisiti della realtà da poter riconoscere nelle persone comuni e nei contesti ordinari, anche storici, secondo una connotazione neorealista dallo stile postmoderno. Ogni rappresentazione espressa nei miei libri costruisce siti di ambientazione privilegiata per le relazioni umane oltre che narrativi.
Nel procedere del racconto i personaggi comuni si trasformano in protagonisti impregnati di problematiche esistenziali, di emozioni, di gioia e di tormenti sospesi tra fantasia e realtà, a volte con celata ironia. Il lettore può soffermarsi a riflettere, a criticare, a soffrire e a scherzare sui loro progetti di vita come se fosse un interlocutore diretto.
Sono una scrittrice “di sistemi relazionali”.













TITOLO: Tutti i fiori del mio giardino

AUTRICE: Laura Cialè

CASA EDITRICE: Editoriale Anicia S.r.l.

GENERE: Romance

PAGINE: 172

PREZZO EBOOK: 2.99

DATA USCITA: 13 Ottobre 2015






Ambientazione: Roma e Siviglia 
Tipi di personaggi: persone comuni trentenni, italiani e stranieri 
Ruoli dei personaggi: donna timida, affascinante giardiniere gitano, familiari anziani, amici di diverse etnie e identità sociali, bambini
Temi della trama: amore, dubbio, paura, scomparsa di bambini, solidarietà, temi sociali
Tono della storia: attuale, reale, sentimentale, ironico, antropologico
Romance interculturale, commedia realistica romantica

Rosa è una trentenne semplice e riservata che conduce un’esistenza opaca, abitudinaria, lontana dall’ebbrezza della movida odierna, nonostante abiti a Roma e nientemeno che a Piazza di Spagna.
La sua unica passione sono le piante e i fiori. Ad un tratto la sua vita viene repentinamente travolta dall’incontro casuale con Pablo, giardiniere gitano. E’ immediato per lei decidere di passare dal grigiore del suo ufficio alla prospettiva di raggiungerlo in Andalusia. La sua scelta, però, viene messa a dura prova da una serie di circostanze che si incrociano con le vicissitudini di altri personaggi, familiari e amici anche di etnia rom, coinvolti in un evento drammatico: la sparizione di due bambini la cui realtà vitale è già segnata dalla crudele ricerca della sopravvivenza. 
I sentimenti dei personaggi femminili costituiscono il filo conduttore della storia, soprattutto quando Rosa giunge alla scoperta che ognuno di essi possiede il nome di un fiore. Tutti i nomi del giardino di Pablo, ma non solo.
Amore e sofferenza si snodano nell’altalena dei rapporti dei due protagonisti con le storie del loro passato fino ad arrivare a compimento. Schiacciato dagli eventi, il gruppo solidale si spezza e ognuno torna alla propria individualità ma Rosa e Pablo conservano dentro di sé un eco di sottofondo scandito dalle rime del poeta Garcia Lorca.
Un romance attuale, a volte ironico, che incuriosisce il lettore per il ritmo serrato da fiction, la cui narrazione offre una fotografia del “giardino antropologico” contemporaneo, fatto di amore ma anche di dura realtà di relazione interculturale, di temi sociali, di colpi di scena affrontati con fragilità dalla generazione postmoderna.








Intreccia le vicende di parecchi personaggi, differenti tra loro per cultura, vicissitudini ed etnie ricorrendo a una semplice simbologia sui nomi. È una storia verosimile dei nostri giorni che si snoda sul vissuto di giovani e anziani alla ricerca della presunta felicità.













TITOLO: Una donna in leasing

AUTRICE: Laura Cialè

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE: Romance

PAGINE: 138

PREZZO EBOOK: 2.99

DATA USCITA: 2018






Cosa spinge un quarantenne affermato a siglare un contratto di leasing per avere una escort? Il piacere estremo, la solitudine dell’uomo d’affari o l’amore inconsapevole? 
Marcello Maffei noto professionista romano si reca a San Pietroburgo nel ruolo di procacciatore d’affari per un’importante mediazione finanziaria che gli frutterà guadagni e successo. Già al suo arrivo però, allo scopo di condizionarlo, i suoi committenti lo mettono di fronte al fatto compiuto: notti di sesso illimitato con Elena, una ventenne ucraina di rara bellezza, stella del porno e delle pratiche erotiche. Marcello rimane soggiogato non riuscendo a sottrarsi alla passione. 
Quando torna in Italia è tormentato dal desiderio di Elena tanto da decidere di averla tutta per sé a qualsiasi costo tramite un losco figuro che funge da contatto con la malavita internazionale.
Una volta al suo fianco Elena cambierà i parametri di riferimento di Marcello dimostrandogli di non essere una schiava bensì una donna dalla personalità complessa già minata da ricordi indelebili.
Quando Marcello si rende conto di essersi innamorato di lei, credendo di essere ricambiato, i fantasmi del passato riaffiorano per una serie di incredibili coincidenze: la storia pregressa di Elena riprende forma in modo drammatico fino ad un epilogo sorprendente.
Soltanto la costante presenza dell’onesto e fidato Nassor, il maggiordomo che fa da filo conduttore a tutte le vicende, ricomporrà con la forza di un mentore il tessuto di vita e le consapevolezze di ciascun personaggio.

Un romanzo breve con pennellate del classico romance che assume toni forti e spunti di riflessione sui ruoli maschili e femminili dell’epoca contemporanea in cui ciascuno, pur essendo protagonista e antagonista di se stesso, riesce ad arrivare all’orizzonte della coscienza.







È un romanzo breve che tocca la sorte di una donna pur essendo la scelta di un uomo il filo conduttore della storia. Vedere e decidere dal punto di vista maschile come debba sottostare ai propri desideri e al proprio denaro una giovane bellissima escort, rende possibile comprendere la filosofia del mondo odierno centrato esclusivamente sul potere del denaro e sulle illusioni che può comportare. L’incedere del libro è volutamente essenziale e veloce.












TITOLO: Rondinella

AUTRICE: Laura Cialè

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE: Narrativa

PAGINE: 327

PREZZO EBOOK: 3.25

DATA USCITA: 2018






Una commedia all’italiana che si snoda tra due periodi di oltre sessant’anni su diversi tracciati musicali complementari per intensità emotiva: Max e Marietta distanti tra loro nel tempo appartengono a due generazioni differenti ma condividono la stessa passione per la musica, ciascuno a modo proprio e secondo le mode dell’epoca a cui appartengono perché il tempo e lo spazio riescono a essere due categorie tenute insieme dai ricordi che rendono attuale la vita e intrecciano aspettative ed emozioni secondo un filo conduttore. Il segreto sta in una canzone.
Max, in arte Azzius, giovane compositore rapper dei giorni nostri abbandona il paese di origine nella bergamasca in cerca di successo e di identità personale, portandosi dietro un passato da incompreso. Timido e sprovveduto, giunge a Roma per partecipare ad un talent sulla canzone romana, consapevole del proprio slancio creativo ma incapace di metterlo in atto. Ignaro dei contenuti da sviluppare, si imbatte nell’immensità della Capitale dove conosce Sor Angelino, un vecchietto novantatreenne che lo ospiterà a casa sua indirizzandolo a farsi strada come uomo e come artista attraverso la narrazione sia degli episodi storici del quartiere in cui abita che del proprio vissuto personale e affettivo. La permanenza di Max cambia prospettiva quando egli apprende che Marietta, una ragazza romana dei quartieri popolari è stata sposa di Sor Angelino nel 1951, un anno importante per il cambiamento della società del dopoguerra. 
A segnare il futuro di Max sarà proprio Marietta, stiratrice alla Casa del Passeggero e soprannominata Rondinella per la divisa bianca e nera che indossa quotidianamente. Conoscitrice di canzonette che canta spensierata con voce sublime, Rondinella riscuote notorietà indiscussa nel rione e nel luogo di lavoro fin quando, a causa delle sue interpretazioni, scopre l’amore passionale, diventa un’altra donna e arriva a calcare il palcoscenico di famosi teatri di varietà della Capitale. L’epilogo drammatico di Rondinella riprenderà vita a distanza di decenni.
Le vicende di Azzius e Rondinella, nonostante si svolgano in periodi diversi nel quartiere di Villa Certosa, si incroceranno grazie a Sor Angelino, il protagonista paradigmatico del romanzo, che li metterà in contatto attraverso la memoria e la forza sentimentale di una canzone.








Capitolo VII pagg.48-49-50
8 gennaio 1951
Come tutte le mattine mise una goccia di Violetta di Parma dietro i lobi delle orecchie e una sul polso sinistro. Ne annusò l’aroma che le ricordava la prima notte di nozze, ancora in abito da sposa quando suo marito gliel’aveva fatta trovare sul comodino. Fissò con due spille da balia la pettorina candida sotto la scamiciata nera a godet in modo da nasconderle nella cintura, la lisciò con le mani modellandola sulla semplice camicetta sottostante, infilò la giacca scura e uscì scendendo di corsa la stretta scala. Entrò nella bottega al piano terra, dette un bacio al marito che era all’opera già dall’alba e sparì facendo vorticare la gonna.
Stava per arrivare la primavera ormai, annunciata da un cielo terso in cui brillava una luce smagliante già al primo sorgere del sole. Marietta inspirò profondamente l’aria ancora fresca per assorbirne il benessere.
«Rondinella, che fai non canti stamattina?» la pregò incantato il Sor Romolo, il fornaio, che stava caricando di pagnotte fragranti il cesto della bicicletta.
«E canta Rondinella, non è un buongiorno senza le tue canzoni!» gli fece eco la Sora Cesira dal primo piano del palazzetto di fronte mentre sbatteva un panno impolverato sullo stipite della finestra.
«Cantaci Vecchia Roma. La fai così bene… Dai che io ti batto il tempo col martelletto!» aggiunse il Sor Ugo, il ciabattino, dall’altro lato della strada.
Allora Marietta, senza perdere il passo deciso con cui affrontava l’impegno quotidiano, attaccò.
«Vecchia Roma sotto la luna nun canti più, li stornelli e le serenate de gioventù…»
Giunse alla fine di via dei Savorgnan per condursi alla fermata della ferrovia accompagnata verbalmente da tutti gli abitanti del rione che continuavano ad affacciarsi alla finestra o alla soglia di abitazioni e botteghe per salutarla e per godere della sua voce.
«Più non vanno l’innamorati pè Lungotevere a scambiasse li baci a mille là sotto l’arberi…»
Girò l’angolo ma ancora si sentiva il suo canto.
«So ricordi di un tempo bello che nun c’è più…»
Riprese a cantare anche sul trenino perché ogni mattina si ritrovava con gli stessi viaggiatori. Più che un tragitto diventava una festa, c’era il tempo sufficiente per due, tre canzoni, allegre o sentimentali.
«Nannarè, perché perché te sei innammorata de sta musica americana, ma perché te sei scordata che sei romana li stornelli nun canti più…»
Marietta riusciva a rendere frizzante qualunque canzone perché ci metteva lo slancio della gioventù oltre che una voce intensa.
«Tanto pe cantà perché me sento un frìccico nel core…»
Se lo sentiva veramente il “friccico” nel cuore Rondinella. Era felice, non desiderava altro dalla vita. Avrebbe fermato il tempo. Moglie dal venti dicembre precedente, aveva trascorso il più bel Natale che avesse mai immaginato insieme al suo amore, al suo Angelo. Adorava la loro stanza da letto al primo piano della casa al numero 62, sopra la bottega, nel miglior palazzetto di Villa Certosa, all’angolo tra la via e la piazza. Si era industriata ad arredare a suo gusto la camera gustando il compiacimento di Angelo nel vedere i cambiamenti apportati: sopraccoperta di raso azzurro con la balza e al centro del letto la sua bambola preferita con cui aveva giocato “a signore” fino a qualche anno prima. Lavata, pettinata e con il vestito nuovo cucito a mano dalla stessa Marietta la piccola bionda dai capelli abboccolati faceva proprio un figurone.
A ventuno anni compiuti da poco, Marietta era sana e piena di voglia di vivere. Tutti i suoi desideri erano stati soddisfatti, ne era convinta: una casa da governare, un marito da accudire ed amare perchè non le faceva mancare nulla e soprattutto perché non le aveva imposto di lasciare il lavoro a cui lei tanto teneva.
Ogni mattina infatti con puntualità si recava gonfia di orgoglio a svolgere le mansioni di “guardarobiera a vapore” alla Casa del Passeggero, al Viminale. Usciva impeccabile nella divisa nera ornata dalla pettorina bianca a cui aggiungeva un immacolato grembiule appena stirato al momento in cui prendeva servizio al Bagno diurno. Per questo le avevano assegnato il nomignolo di Rondinella.
Quell’abbigliamento non rappresentava per lei soltanto un abito da lavoro bensì l’emblema di una scelta pura e onesta, una divisa di vera e propria affermazione che sfoggiava con fierezza insieme alla fede nunziale nuova di zecca.
Tutte le mattine prima di uscire si rimirava nell’unico specchio di casa appeso alla parete dell’ingresso, guardava avanti e indietro cercando di notare anche le più impercettibili imperfezioni da riparare all’istante. Terminava la preparazione alitando sulla fede per poi lustrarla affinché apparisse sempre lucida.








Emerge da un incrocio di esperienze e di riflessioni sulla città di Roma, quella meno conosciuta della periferia, e di rapporti tra giovani e meno giovani, attraverso il filo rosso delle canzoni romane di ieri a confronto con la musica rap.
Il romanzo si innesta nelle caratteristiche della storica commedia all’italiana in cui i sentimenti dei personaggi si confrontano con il realismo della vita dal 1951 al 2017.
Un salto nel tempo collegato da tre personaggi fondamentali e da tante canzoni. Per questo motivo ho usato uno stile che corrisponda al fluire dinamico proprio della condizione umana non rinunciando a un pizzico di ironia.
Sottolineo che è un’opera particolarmente attinente al titolo dell’evento “Sulle note del tuo libro.”








Per quanto riguarda i progetti futuri sono in attesa di pubblicare il mio quarto romanzo. Più di 400.000 battute di uno storico che va dal 1918 al 1940, storia recente del periodo nero per l’Italia e per il mondo. Non posso anticipare altro per ora.
Sto iniziando il quinto romanzo di narrativa, anch’esso uno storico, e nel frattempo ho scritto diversi racconti di varie lunghezze che pubblicherò a breve.

Concludo col dire che tutti i miei scritti anche nei passaggi melanconici o drammatici non perdono mai di vista l’ottimismo nel futuro. Sono una persona positiva.





Nessun commento:

Posta un commento

Segnalazione Romanzo - MATRIMONIO DI INGANNI di Ilari C.

  Respiro Readers vi segnaliamo     l' uscita del nuovo romanzo  dell'autrice  italiana  Ilari C. TITOLO: Matrimonio di inganni AUTO...