Respiro Readers
vi segnaliamo la prossima uscita edita Un cuore per capello
del nuovo romanzo
dell'autrice italiana Brunella Borsari.
TITOLO: Ricominciare
AUTRICE: Brunella Borsari
CASA EDITRICE: Un cuore per capello
GENERE: Narrativa Rosa
PREZZO EBOOK: Promo a 0.99 per i primi giorni
DATA USCITA: 14 Febbraio 2019
Adele
è un avvocato civilista vicina alla sessantina e in crisi
esistenziale.
Non
trova più motivazioni nella sua professione, esercitata da
trent’anni con passione, e fatica a venire a patti con il tempo che
passa.
Ma
soprattutto non riesce a riprendersi dalla perdita di Rolando: già
compagni di liceo e di università, avevano tacitamente bypassato
l’attrazione reciproca e avevano lavorato insieme, ogni giorno,
condividendo difficoltà e successi, fino a quando una improvvisa e
veloce malattia l’aveva portato via, lasciandola sgomenta.
Adele
sta seriamente pensando di mollare tutto e trasferirsi in Kenya, dove
da anni trascorre le vacanze raggiungendo la sua migliore amica,
Sandra, che vive là stabilmente, impegnata in un progetto umanitario
di una scuola orfanotrofio. Tuttavia, ciò che la trattiene
dall’andare è l’unico affetto familiare rimastole: non vuole
allontanarsi dalla sua amata zia.
Tina
ha cinquant’anni e fa la colf presso una famiglia, vicina di casa
dell’avvocatessa Adele. Per lei è un lavoro come un altro, che
svolge con dignità e dedizione.
Si
è sposata molto giovane, ma ormai con il marito sono separati in
casa: ha un figlio adolescente e ribelle che le dà molte
preoccupazioni, un appartamento confortevole acquistato con grandi
sacrifici e il relativo mutuo da pagare.
Quando
il marito si innamora di un’altra donna e smette di provvedere alla
famiglia, Tina si sente mancare la terra sotto i piedi e decide di
rivolgersi all’avvocatessa del piano di sopra.
Adele
e Tina si conoscono e si confrontano, e fra l’avvocatessa
disincantata, razionale ed esperta, e la colf angosciata, ingenua e
un po’ sprovveduta, inizia un rapporto fatto di reciproca stima e
solidarietà.
Anche
se non le dava confidenza oramai pensava a lei come quasi a un’amica.
Le
aveva fatto pagare una piccola somma, all’inizio, poi non le aveva
chiesto più niente.
“Risolviamo
tutto” le aveva detto “alla mia parcella penseremo poi”.
Tina
era orgogliosa, e rispettava il lavoro degli altri, ma aveva troppo
bisogno, e così l’aveva ringraziata, e basta.
Poco
tempo prima però, per la festa della donna, le aveva comprato al
supermercato una piccola piantina di rose gialle e l’aveva
confezionata lei, con la carta crespa e un bel nastro. Aveva scritto
un bel biglietto di auguri, e l’aveva messa sul pianerottolo,
davanti alla porta di casa dell’avvocatessa che, neanche a farlo
apposta, stava uscendo proprio in quel momento.
Quando
l’aveva vista era stata così contenta! L’aveva ringraziata,
neanche le avesse portato chissà cosa, si vedeva che aveva
apprezzato il pensiero.
Sorrise,
ricordando quell’episodio. Fece un bel respiro, e suonò il
campanello.
Adele
le aprì e la fece accomodare: avrebbe voluto essere altrove, in
qualsiasi altro posto ma non lì, di fronte a Tina che le sorrideva,
fiduciosa ma anche vagamente allarmata. Non c’era scampo, doveva
dirglielo.
Fece
un bel respiro, e cominciò a parlare: “Ecco, vede, ci sono delle
novità, purtroppo non buone…”
La
donna la ascoltava, seduta rigida e con gli occhi sgranati.
All’inizio
sembrava non capire, o forse non voleva capire.
Quando
non ci fu più spazio per l’equivoco, si appoggiò allo schienale,
abbassò la testa, e chiuse gli occhi.
Mormorò
soltanto: “La mia casa… è la fine. La fine di tutto.”
A
parte il senso di angoscia, Adele non avrebbe ricordato molto di quel
colloquio.
Tina
si era lasciata andare sulla poltroncina di fronte a lei, sembrava
una bambola rotta. Non aveva pianto, solo quello sguardo velato: si
era come spenta, in un attimo.
Ho
studiato e vivo a Bologna, dove da circa trent’anni esercito la
professione di avvocato civilista, occupandomi in particolare di
famiglia e minori.
Nel
tempo libero leggo - molto -, studio e pratico Tai chi e meditazione.
Amo
moltissimo il mare e le sue creature, la passione per la subacquea mi
ha portato in giro per i mari del mondo.
Ho
sempre scritto, ma solo da poco tempo ho deciso di proporre ciò che
scrivo.
Nel
2016 il mio racconto “Orizzonti” è stato pubblicato
nell’antologia “Muri”, ed. Fernandel Ravenna.
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