lunedì 9 aprile 2018

Segnalazione Romanzo - MY SWEET BAD BOY ( MSBB VOL.1) di Caela Mills







Respiro Readers,

vi voglio segnalare il primo romanzo 

che fa parte di una dilogia.

Il romanzo tratta degli effetti devastanti dell’abbandono e di un 

pregiudizio non scritto. È un incoraggiamento per tutte le donne, quelle 

comuni, a lasciarsi andare, a seguire la passione, a non rifiutare certi 

tipi di amore. La posta è alta ma, molte volte, ne vale la pena. 

Quella posta si chiama Amore. Si chiama Vita. Questo libro è diventato, 

strada facendo, un grido di dolore anche contro un certo tipo di cyber-

bullismo contro il quale è difficile combattere. L'unica arma è andare 

avanti, con impegno e con passione.








TITOLO: My Sweet Bad Boy Vol.1

AUTRICE: Caela Mills

CASA EDITRICE: Self Publishing




NON LASCIARE CHE NESSUNO TI DERUBI DEI TUOI SOGNI.

Lara, da ragazza indipendente e trasgressiva, è diventata una donna diffidente e triste. Non è piacevole accorgersi di essere stata solo una pedina in un gioco più grande di lei. Dopo un lungo periodo grigio, decide di voltare pagina e iniziare una nuova vita. L'occasione sarà un viaggio in Italia, sul Gardasee, insieme ad Helga che pare essere sua grande amica.
Scoprirà che non è così, ma riscoprirà anche la gioia di essere donna tra le braccia di un giovane uomo.

Axel è uno splendido ragazzo e un amante spietato. Il suo aspetto angelico nasconde un animo cinico e indifferente ai sentimenti delle sue prede.
Così Lara si accorgerà di essere solo stata lo strumento di una vendetta, l'oggetto di una stupida scommessa.
Ma non sempre quelli che appaiono i vincitori hanno vinto davvero.
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Sono a corto di parole, siamo così vicini, le nostre ginocchia si sfiorano, lui beve la birra direttamente dalla bottiglia. Io lo osservo e deglutisco.
Si asciuga la bocca con il dorso della mano mentre riprende il discorso.
«Dobbiamo accontentare un po’ tutti, no?»
«Non so, me lo dica lei. Non ho mai fatto l’animatrice», evito di pesare quell’accontentare che mi pare si tinga di un altro significato.
Ci pensa lui.
«E non ha mai accontentato nessuno?»
Arrossisco: ma che razza di domanda è?
Sto zitta.
«O meglio lei non è mai stata accontentata a sufficienza da qualcuno?», incalza.
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Sono rimasto con la mia voglia feroce di lei, certo non volevo farmela subito, ma insomma è anche la prima volta che una donna mi pianta in asso.
A nulla è servita l’ennesima doccia fredda e neppure l’idea di una sveltina con la vogliosa Bea, non mi andava. Per quanto ne dica Den a quella piace il mio uccello, altro che amore. 
Fortuna che posso dormire fino a tardi, perché il giorno sta già spuntando.
Fortuna un cazzo, vedo ogni fottuta ora passare e io con gli occhi spalancati faccio di tutto per non pensare a lei.
La mia prossima vittima.






AXEL: Cerco di stordirmi: una volta mi fumavo il cervello con le canne, ora quando me ne arriva una, passo. Ridevo come un cretino e il giorno seguente avevo una faccia cadaverica. Dopo mi sono buttato nelle risse, le ho prese, ma ne ho anche date tante, fino a che nessuno ha più osato sfidarmi. Così anche quelle hanno perso di interesse. Attualmente bevo, non sono un alcolizzato, lo faccio nei week-end, cerco lo sballo perché non mi piace ritrovarmi da solo con me stesso. Meglio dimenticare quello che è stato l'inizio di tutto perché prima delle canne, prima dell’alcool, c'era altro e c'era anche Martina.
Mi sto facendo delle menate strane che non mi piacciono.
Penso a mia madre, arrivo a chiedermi cosa ho fatto di male perché se ne andasse. Quando rientro in me ragiono più lucido. Di cosa vuoi che sia colpevole un bambino a quell’età?




LARA: 
Hans mi ha lasciato tutto. Casa, mobili, auto.
Bontà sua.
«Voglio essere generoso. Non vorrei che in giro si dicesse che ho lasciato la mia ex-moglie sul lastrico. Ne andrebbe del mio buon nome e, a Monaco, Brigitte ha arredato il nostro nido con un gusto molto raffinato. Lei sì che è una vera signora degna di apparire al mio fianco, non una zingara come te.»
L’ennesimo insulto.
Mi aveva messa incinta per incastrarmi ed entrare in possesso della quota vincolata da suo nonno finché non si fosse impegnato per dieci anni in un matrimonio. Sua moglie avrebbe dovuto avere certe caratteristiche. Non ho mai voluto saperne altro.
L’ennesima bugia.
Mi lascia quello che mi spetta. La separazione l’ha chiesta lui, ma non ha potuto dimostrare che era per colpa mia. Il mio avvocato ha esibito al giudice le prove della sua relazione con l’altra. Durava da anni, ma i suoi genitori si erano sempre opposti con forza a quell’unione.



Quando Helga si comporta così, mi imbarazza da morire. Fa la prepotente e l’arrogante, non conosce gli Italiani, se li prendi di punta mica s’incazzano, ti prendono solo in giro senza che tu te ne accorga. E adesso questo ragazzo la sta guardando con uno scintillio ironico negli occhi. Forse risolverei la situazione intervenendo ed esprimendomi in quella lingua ma, chissà perché, mi freno. D’altronde questo giovane uomo parla un tedesco pressoché perfetto. Lo esamino, non vista. I jeans scoloriti aderiscono alle gambe lievemente arcuate, la maglietta bianca mette in risalto i bicipiti, la barba lievemente incolta suscita in me qualcosa di primordiale. Posso quasi sentire l’odore che emana la sua pelle dorata.
Si gira a fissarmi, sento che arrossisco.
Sto facendo pensieri indecenti.
Sono secoli che non mi succede di avere una reazione simile.
Quando mi sono decisa a seguire i consigli di Helga, ho incontrato uomini affascinanti su in Germania, ma non è scattato niente. Mi sono però accorta che non ero del tutto arrugginita, che a letto non ero diventata un pezzo di legno, ma avevo perso per strada la passione.
La passione: quel condimento che ti fa andare fuori di testa quando fai l’amore con un uomo, quando tremi dal desiderio al solo guardarlo o sfiorarlo. Quella cosa per cui ci si comunica con lo sguardo, vestiti completamente, la voglia matta di essere nudi e allacciati.
È una sorpresa spiazzante accorgermi che desidero questo ragazzo in modo del tutto irrazionale e viscerale e, mentre la mia parte ragazzina mi sussurra un perché no?, l’altra si vergogna. Sarà sui venticinque e io ne ho quasi quindici di più. La signora e il toy-boy, ecco cosa direbbe la gente se ci vedesse abbracciati per strada.



Sobbalzo al suono del portatile sul comodino.
«Frau Lara? Tutto a posto? Sono Axel.» Mi pare di vedere la sua bocca incurvata in un sorriso.
«Oh bè sì, direi di sì. Grazie mille, è molto… molto grande», quasi balbetto. Ha una voce profonda e lievemente roca. Sexy.
Anche quella.
«Ha dato un’occhiata al calendario?»
«Il… il calendario?», mi guardo intorno, mentre mi chiedo il motivo di quella domanda strana. Non ci sarà davvero un calendario con le sue conquiste vestite da conigliette?
Ride. Oddio mi ha letto nel pensiero.
«Intendo il calendario delle attività, è in ogni stanza da letto, proprio sopra il comodino. Se guarda alla sua destra lo vede.»
Guardo alla mia destra e lo vedo. Come avrà fatto a…
Inquietante.
Prendo l’opuscolo colorato e lo sfoglio rapidamente: in effetti ci sono tutte le attività che Las Palmas offre agli ospiti. Noto anche corsi di tennis, nuoto e… lo lascio cadere sul letto. Le mie mani tremano, il cuore batte all’impazzata.
«Scommetto che ha scelto la stanza beige», scherza.
Il cuore accelera, gli occhi corrono in alto, agli angoli della stanza.
«Tranquilla non ci sono telecamere nascoste.»
Come avrà fatto a…
«Grazie, ma penso proprio che andrò a letto presto», ribatto con un filino di voce.
«Ma nemmeno per sogno! Proprio questa sera che abbiamo la serata danzante o avverte già i segni dell’età?»
La paranoia lascia il posto a qualcos’altro. Ma come si permette? Non faccio in tempo a protestare che… «Scherzavo, penso che a trentasette anni le sia sufficiente una bella doccia e una cena italiana per tirarla su ma, se è troppo, non insisto.»
Ha sbirciato il mio passaporto, quel riferimento all’età non può essere casuale. Si sta prendendo gioco di me.
«Pensavo che a una certa ora i bimbi fossero a nanna», gli rendo la battuta, facendogli capire che anch’io ho notato che ai trenta non ci arriva.
«Vede ci sono bimbi buoni e bimbi cattivi. Venga a scoprirlo», ancora quel tono allusivo.



In questi giorni di quest'autrice c'è gratis 

lo spin-off di "Ti pretendo"

Per scaricarlo clicca QUI


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